martedì 30 giugno 2020

Il tempo passa quando ci si diverte... (parte 1)

E' trascorso un mese esatto dall'ultima volta che ho aggiornato queste pagine.
E mi sembra quasi ieri, a dimostrazione di quanto, sebbene ancora chiuso in casa come in periodo di CoVid in conseguenza del proseguo dello smart working, la presenza di Carl abbia imposto una svolta mirabilmente positiva al tutto, al punto da non farmi pesare addirittura un mese intero.

Non riuscirò a riepilogare in maniera puntuale tutto quanto avvenuto nel corso di questo mese.
Purtroppo il senso di un diario di viaggio è tale solo se lo si compila giorno dopo giorno, e non di mese in mese.
Ma prometto di impegnarmi di più nei giorni a venire...

Prima di tutto un aggiornamento in linea di massima sulla condizione attuale di Carl: sta bene, gioca, mangia, fa i suoi bisognini, dorme e domina l'intera casa. Non si lascia ancora accarezzare, sebbene qualche carezzina sul musetto gliela riesca a rubare mentre gli do i premietti.







Sì... ormai i premietti hanno come regola quella che, se li vuole, deve mangiarli dalla mia mano. E in questo modo abbiamo la possibilità, almeno una volta al giorno, di un piccolo momento di contatto fisico. Non è molto, ma sempre meglio che niente...

Per il resto, ovviamente, è stato un mese ricco di eventi, e di una crescita costante del nostro rapporto.
Attualmente giriamo entrambi per casa in maniera sufficientemente rilassata, senza scappare quando ci incontriamo. Anzi. Carl ha continuato con i suoi vocalizzi, focalizzandosi spesso sul chiamarmi per pulire la lettiera, per tenergli compagnia, e per giocare. Così come, ormai, inizia sovente anche a venire lui da me quando, dopo un vocalizzo, lo chiamo e lo invito a raggiungermi. E, in buona sostanza, passiamo la maggior parte della giornata condividendo la stessa stanza, se non addirittura la stessa scrivania, senza che questo sia ragione d'ansia per alcuno dei due!
Quando giro per casa me lo ritrovo sempre vicino, a controllare cosa io stia facendo o dove io stia andando. Insomma: mi cerca, vuole la mia presenza, e tutto il resto... ma non appare intenzionato a permettermi di toccarlo, né, tanto meno, a venire a toccarmi di sua iniziativa, limitandosi, giustappunto, a qualche nasatina di tanto in tanto.

Ma vediamo di ricostruire, almeno nelle tappe più interessanti, questi ultimi trenta giorni!

2 giugno:

Carl trascorre la prima parte della mattina giocando a rincorrere il suo topino bianco. E, quando perde interesse per lui, a compiere giri di ronda a destra e a manca, a prendere le misure di tutta la stanza, alternando un po' di passeggiata a un po' di spuntini.
Al pomeriggio giochiamo un po' insieme...







... una novità, che tuttavia inizia ad avere il sapore di routine e che lo vede, anche, lasciare il rifugio sotto al letto.

3 giugno:

Carl mi concede, per la prima volta da quando è arrivato a casa, la possibilità di una foto integrale, con tanto di luce naturale proveniente dalla finestra: è mattina, io sto lavorando in soggiorno e lui mi raggiunge e si siede per un istante a osservarmi, in tutto il suo felino splendore.


Non è meraviglioso?!
Ma non finisce qui: la sera di quello stesso giorno, accendo per la prima volta il televisore in sua presenza...




... e lui ne appare decisamente interessato!

4 giugno:

Pappa, cacca e gioco sono ormai le attività preferite di Carl.
Pappa e cacca per tutto il giorno...


... e gioco soprattutto la sera...








Il video a seguire testimonia in maniera più efficace la delicatezza dei suoi gesti...


5 giugno:

Vi era stato un tempo in cui Carl preferiva evitarmi.
Ora Carl inizia a cercarmi... anche mentre sono in bagno!





Il bagno, però, a quanto pare lo ha incuriosito parecchio. E, in questo, lo ritrovo successivamente intento a farsi una bevuta - decisamente poco igienica - dal gabinetto. Sigh.
Da oggi in avanti l'asse resterà abbassata, mentre inizio a valutare soluzioni alternative per l'acqua...

Uscendo di casa, inciampo in una pallina semi-morbida, di quelle tipo antistress. La porto a casa, la lavo, la disinfetto, la rilavo mille volte e, solo quando sono sicuro che né sporco, né disinfettante abbiano ancora a essere sulla o nella pallina, provo a offrirla a Carl.
Il risultato, di lì a breve, è di vederlo intento a correre per tutta la casa, rincorrendo la pallina biricchina...



6 giugno: 

Sono passati esattamente quattro mesi dall'ultima volta che ero potuto andare a trovare i miei genitori a Milano, in conseguenza del lockdown da CoVid. Per questa ragione, entrati nella fase 2, decido di fare un salto da loro.
Per Carl, che ovviamente non può ancora viaggiare insieme a me, ciò significa trascorrere una notte completamente da solo. Prima di partire, quindi, organizzo tutto doppio, se non triplo: metto due lettiere una accanto all'altra; spargo ciotole d'acqua in tutta la casa, e gli offro il corrispettivo di quattro-cinque volte il cibo che normalmente mangia...
... insomma, anche se staremo lontani meno di 48 ore, non desidero possa mancargli nulla.

7 giugno:

Il ritorno a casa è traumatico: un grosso temporale si è abbattuto su Torino, Carl, solo in casa, è terrorizzato. In più, probabilmente, è anche un po' risentito con me per il fatto che non sono rientrato a casa la sera prima.
Insomma... tornando lo ritrovo ben nascosto sotto il calorifero, là dove tutto è iniziato. E qualunque tentativo di dialogo con lui vede conseguire solo feroci soffiate di risentimento.
... sigh...

Solo prima di sera, Carl offre una lieve riapertura...


8 giugno:

Non so se ancora desidera farmela pagare per il weekend, ma mentre sto lavorando in camera, alla scrivania, Carl arriva, sale dietro al monitor, si sdraia e decide di offrirmi un primo piano intimidatorio dei suoi artigli...



... ma ti pare?!

9 giugno:

A sera, offre riprova di aver scoperto (e di apprezzare) il divano in soggiorno.
Sviluppo interessante!

10 giugno:

Carl inizia a sviluppare un certo attaccamento per me.
Quando tento di andare a lavorare in soggiorno, lui inizia a miagolare, costringendomi a tornare in camera. E solo se sono in camera, allora, si tranquillizza e si mette a dormire.



A seguire una tipica espressione di disappunto se solo oso spostarmi...


... e, per inciso, ho anche scoperto che, quando dorme pesante, e in certe posizioni strane che solo lui sa assumere, inizia persino a russare!
Che gatto!

11 giugno:

E' da poco passata la mezzanotte quando si mette a fare il matto con il topino grigio...


E se, dopo tanto impegno, durante il resto della giornata riposa:


... giunta la sera si riprende, ancora una volta e ricomincia a giocare.

(continua)

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